La figura del produttore musicale a cui siamo abituati non esisterà più.
Anche a me queste parole sembrano un’eresia, mi spiego meglio: in passato questa figura non contaminava eccessivamente l’aspetto artistico, era più un produttore esecutivo cioè qualcuno che investe economicamente in un progetto.
Nonostante oggi esista ancora questo tipo di figura, in realtà, la tendenza più frequente del produttore odierno è quella di diventare una presenza eccessiva nella produzione.
Nel 90% dei casi, la dinamica prevede che il produttore sia un “mandatario” dell’etichetta, cioè una persona che, rispettando un contratto, costruisce una sonorità intorno all’artista; ciò si traduce nel portare un brano a determinati risultati in termini di pubblico e di mercato. Questo meccanismo non mette al centro l’artista ma conferisce al produttore una funzione artistica.
Così facendo è l’artista ad uscire di scena e il produttore ad assumersi la “responsabilità sonora” di un prodotto.
E’ chiaro che si arriverà ad un punto in cui l’urgenza e la necessità di uniformarsi a una “moda sonora” non avranno più senso, perché sarà tutto saturo dello stesso colore.
Il primo a prenderne coscienza sarà il pubblico.
Per questo motivo, in futuro, vedo un’inversione di tendenza nel rapporto artista-produttore: non una rivoluzione radicale, ma un semplice cambiamento di schema, un ritorno alle origini.
Nella mia idea di cambiamento, il produttore ritorna quindi ad essere una specie di strumento attraverso il quale scorre semplicemente la musica degli artisti, diventando qualcosa di diverso, di più profondo, ma mantenendo salde le radici iniziali.
Quindi per me il Produttore diventa un mezzo, non una funzione: una figura importante o forse più un’entità che entra in un percorso, quello dell’artista, in punta di piedi.
Questa è la figura di produttore a cui mi piace essere legato.
Mi chiamo Riccardo Carugati e sono un produttore musicale.
Registro le tue idee, miscelo le tracce degli strumenti e produco i tuoi brani.
Gli artisti mi chiamano produttore, a me piace essere il primo fan del tuo progetto.
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